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  • Accoglienza & Ospitalità | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

    Ufficio Amministrazione del Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" ACCOGLIENZA & OSPITALITÀ L’attenzione per il sorriso e l’umanità comunicano quel “di più” che fa sentire a casa chi è accolto con semplicità, perché “ciò di cui abbiamo bisogno per crescere in umanità è poco: un luogo dove sentirsi a casa”. Il Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” appartato, ma a pochi chilometri dai siti di fede, storici e culturali della zona, la posizione e il verde circostanti aiutano alla riflessione e alla preghiera, immersa in un grande parco privato si raggiunge dopo aver varcato un cancello con una strada interna che si inerpica tra alberi di olivo, chiostri, fontane e altari all’aperto Contatti: accoglienza@seminario.salerno.it 089 202040 331 9004982 (Dott.sa Brigida) Servizi disponibili: ■ Stanze con bagno annesso ■ Stanze climatizzate con bagno annesso ■ Stanze multiple con bagno in comune ■ Stanze per disabili ■ Varie cappelle ■ Auditorium con proiettore ■ Aula magna con proiettore ■ Aule didattiche ■ Refettori ■ Bar ■ Ampio parcheggio ■ Zone verdi attrezzate ■ Campi da gioco per attività sportive Distanza utili: Aeroporto Costa d’Amalfi Salerno 6 km Stazione Ferroviaria Pontecagnano 4 km Salerno 17 km Paestum 34 km Pompei 45 km Aeroporto Napoli Capodichino 74 km

  • Storia | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

    Storia del Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" STORIA La storia del nostro Seminario è legata a quella del vecchio Seminario Regionale "Pio XI" ancora molto caro nel ricordo di tanti sacerdoti formatisi in esso. Dopo la sua vendita, le diverse diocesi dovettero provvedere a formare gli aspiranti al sacerdozio nei seminari vicini. Tutte le diocesi della Metropolia di Salerno ebbero come punto di riferimento soprattutto il Pontificio Seminario Interregionale di Posillipo, retto dai Padri Gesuiti. Rimaneva nelle singole diocesi il Seminario minore per le scuole superiori e la scuola media inferiore. L'arcivescovo di Salerno, mons. Guerino Grimaldi, nel corso del suo ministero episcopale, raccogliendo provvidenzialmente la vasta donazione della vedova Ilva Monti - Briasco di una fattoria con cappella gentilizia sita nel comune di Pontecagnano Faiano, concepì il desiderio di creare un seminario metropolitano che potesse servire alla formazione degli aspiranti al sacerdozio. Dopo l'improvviso decesso dell'Arcivescovo Grimaldi, il suo successore Mons. Gerardo Pierro prese subito a cuore l'idea del Seminario Metropolitano. Ne affidò la progettazione all'ing. Matteo Guida, che ne approntò il plastico ed ebbe l'opportunità di illustrarlo al Santo Padre Giovanni Paolo II, di venerata memoria, sul sagrato della Basilica di S. Pietro il 15 marzo 1995. I lavori di costruzione si ergevano su di un'area di 55.000 metri quadrati, di cui 6.100 metri quadrati attualmente risultano essere edificati. Il 4 settembre 1999 Giovanni Paolo II, che aveva più volte incoraggiato la costruzione del seminario, vi giunse col suo seguito in elicottero da Roma, асcolto dai seminaristi e dai formatori, dal card. Michele Giordano, presidente della Conferenza Episcopale Campana, dai vescovi della Metropolia e della regione, da moltissimi sacerdoti diocesani e religiosi, dalle religiose, (anche un gruppo di claustrali), dalle autorità civili regionali e provinciali e comunali e da una folla di migliaia di persone. Cominciava così l'avventura del Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II". SPECIALE XXV ANNIVERSARIO CRONOTASSI DEI RETTORI RAIMONDO mons. Claudio Dal 1999 al 2008 | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o MONTEFUSCO mons. Antonio Dal 2008 al 2012 | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o ALBANO don Gerardo Dal 2012 al 2021 | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o DI MARTINO don Michele Dal 2021 ad oggi | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o BIBLIOGRAFIA UN CENACOLO PER I FUTURI PRESBITERI Emilio Polverino Presentazione di Mons. Gerardo Pierro, Arcivescovo Metropolita emerito di Salerno-Campagna-Acerno Scarica e sfoglia il libro

  • Rettorato | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

    Il rettorato del Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" RETTORATO Dalla Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis n. 134 Il Rettore è un presbitero che si distingue per prudenza, saggezza ed equilibrio, altamente competente, che coordina l’azione educativa nel governo del Seminario. Con fraterna carità, egli stabilirà con gli altri educatori una profonda e leale collaborazione; è rappresentante legale del Seminario, sia in sede ecclesiastica, che civile. Il Rettore, in comunione con il formatore preposto a ogni tappa e col Direttore Spirituale, si adopera per offrire i mezzi necessari per il discernimento e la maturazione vocazionale. DI MARTINO don Michele Rettore del Seminario | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o Incarichi: ■ Membro del Consiglio Presbiterale per il quinquennio 2020-2025 ■ Membro del Consiglio Pastorale diocesano per il quinquennio 2021-2026 ■ Docente di Storia della Chiesa e Storia delle Religioni presso l'Istituto Teologico Salernitano Contatti: rettore@seminario.salerno.it MORENA don Francesco Vicer ettore del Seminario | Diocesi di Teggiano-Policastro Incarichi: ■ Docente di Morale speciale presso l'Istituto Teologico Salernitano

  • Contatti | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

    Contatti del Seminario Metropolitano "Giovanni II", dell'Istituto Teologico Salernitano e della Biblioteca "Giovanni Paolo II" CONTATTI SEMINARIO METROPOLITANO "GIOVANNI PAOLO II" Via Pompei, 64 – 84093 Pontecagnano Faiano (SA) 089 202040 info@seminario.salerno.it seminariosalerno@pec.it RETTORE DEL SEMINARIO rettore@seminario.salerno.it UFFICIO AMMINISTRAZIONE 089 202040 economato@seminario.salerno.it ACCOGLIENZA & OSPITALITÀ 089 202040 331 9004982 (Dott.ssa Brigida) accoglienza@seminario.salerno.it ISTITUTO TEOLOGICO SALERNITANO Via Pompei, 64 – 84093 Pontecagnano Faiano (SA) itsalernitano@gmail.com BIBLIOTECA "GIOVANNI PAOLO II" Via Pompei, 64 – 84093 Pontecagnano Faiano (SA) bibliotecagp2@gmail.com SEMINARISTI & ATTIVITÀ seminaristi@seminario.salerno.it

  • Profilo e Missione | ITS | Seminario Salerno

    Profilo e Missione dell'Istituto Teologico Salernitano ISTITUTO TEOLOGICO SALERNITANO PONTIFICIA FACOLTA' TEOLOGICA DELL'ITALIA MERIDIONALE Home L'Istituto Profilo e Missione Autorità Accademiche Governo dell'Istituto Segreteria degli Studenti Offerta formativa Pubblicazioni Bollettino "Ioannes Paulus II" Rivista "Matthaeus" < Torna a SEMINARIO PROFILO E MISSIONE L'Istituto Teologico Salernitano, affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, è l'ente accademico che offre la formazione intellettuale, filosofica e teologica, ai Seminaristi della nostra Metropolia e ad alcuni Ordini Religiosi sparsi sul territorio. Il percorso di studi comprende un biennio filosofico e un quadriennio teologico con il conferimento del Baccalauretao in Sacra Teologia. Dalla Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis , nn.116-117. La formazione intellettuale è finalizzata al raggiungimento, da parte dei seminaristi, di una solida competenza in ambito filosofico e teologico, nonché di una preparazione culturale di carattere generale, tale da permettere loro di annunciare, in modo credibile e comprensibile per l’uomo di oggi, il messaggio evangelico, di porsi proficuamente in dialogo col mondo contemporaneo e di sostenere, con la luce della ragione, la verità della fede, mostrandone la bellezza. Con diligente cura, i candidati al presbiterato dovranno prepararsi, attraverso l’approfondimento delle scienze filosofiche e teologiche, e con una buona introduzione al diritto canonico e alle scienze sociali e storiche, a “rendere ragione della speranza” (cf. 1Pt 3,15), al fine di favorire la conoscenza della Rivelazione di Dio e di portare tutte le genti all’obbedienza della fede (cf. Rm 16, 26). La ragione aperta al mistero di Dio e orientata a Lui permette un’accoglienza solida della Rivelazione, ne favorisce l’approfondimento in termini di contenuti e offre strumenti e linguaggi per annunciarla al mondo. Come già affermato dal Concilio Vaticano II, la conoscenza filosofica e teologica serve per «ascoltare attentamente, discernere e interpretare i vari linguaggi del nostro tempo, e saperli giudicare alla luce della Parola di Dio perché la verità rivelata sia capita sempre più. La formazione intellettuale è parte della formazione integrale del presbitero; anzi, è al servizio del suo ministero pastorale e incide anche sulla formazione umana e su quella spirituale, che da essa traggono un proficuo alimento. Ciò significa che lo sviluppo di tutte le facoltà e dimensioni della persona, compresa quella razionale, con il vasto campo di conoscenze acquisite, contribuisce alla crescita del presbitero, servo e testimone della Parola nella Chiesa e nel mondo. Lungi dall’essere relegata al solo campo delle conoscenze o dall’essere intesa soltanto come strumento per ricevere maggiori informazioni sulle singole discipline, essa accompagna i presbiteri perché si dispongano a un ascolto profondo della Parola, come anche della comunità ecclesiale, per imparare a scrutare i segni dei tempi. Dalla Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis , nn.158-184. b) Studi filosofici Lo studio della filosofia «conduce ad una più profonda comprensione e interpretazione della persona, della sua libertà, delle sue relazioni con il mondo e con Dio. Essa si rivela di grande urgenza, non solo per il legame che esiste tra gli argomenti filosofici e i misteri della salvezza studiati in teologia alla luce superiore della fede ma anche di fronte ad una situazione culturale quanto mai diffusa che esalta il soggettivismo come criterio e misura della verità […]. Né è da sottovalutare l'importanza della filosofia per garantire quella “certezza di verità” che, sola, può stare alla base della donazione personale totale a Gesù e alla Chiesa» Quanto alle materie da studiare in ambito filosofico, particolare importanza sia attribuita alla filosofia sistematica, che conduce a una solida e coerente conoscenza dell’uomo, del mondo e di Dio, garantendo una sintesi ampia di pensiero e prospettive. Questa formazione deve basarsi sul patrimonio filosofico perennemente valido, di cui sono testimoni i grandi filosofi cristiani. Si deve tener conto delle ricerche filosofiche del nostro tempo – soprattutto di quelle che esercitano un maggiore influsso nel proprio Paese –, nonché del progresso delle scienze moderne, di modo che i seminaristi, giustamente coscienti dei tratti salienti della società, siano adeguatamente preparati al dialogo con gli uomini. Per agevolare lo studio delle materie filosofiche, i seminaristi dovranno essere preparati con l’apprendimento di una specifica “metodologia filosofica”. In questo momento della formazione, adeguato spazio sarà riservato alla metafisica, in quanto «il carattere sapienziale della filosofia implica la sua “portata autenticamente metafisica, capace cioè di trascendere i dati empirici per giungere, nella sua ricerca della verità, a qualcosa di assoluto, di ultimo, di fondante”, sebbene conosciuto progressivamente lungo la storia», secondo «la “vocazione originaria” della filosofia: la ricerca del vero e la sua dimensione sapienziale e metafisica». Sarà anche necessario dedicare attenzione alla teodicea e alla cosmologia, che introducono a una visione cristiana della realtà. Con diligenza deve essere insegnata la “storia della filosofia”, affinché risultino chiari la genesi e lo sviluppo dei più importanti temi. La “storia della filosofia” ha il fine di far cogliere la continuità della riflessione e del pensiero umano sull’Assoluto, sulla verità e sulla possibilità di conoscerla. Gli studi filosofici costituiscono anche un fertile terreno di dialogo e di confronto con i non credenti. Altre materie alle quali occorrerà dedicare attenzione nel corso di questa fase degli studi sono l’antropologia filosofica, la logica, l’estetica, l’epistemologia, l’etica, la filosofia politica e la filosofia della religione. Debita attenzione sarà prestata alle scienze umane, quali la sociologia, la pedagogia e la psicologia, negli aspetti ritenuti più confacenti al percorso formativo in vista del ministero sacerdotale, al fine di accrescere nei seminaristi la capacità di conoscere l’animo umano, con le sue ricchezze e fragilità, onde agevolare la formulazione di giudizi sereni ed equilibrati su persone e situazioni. Attraverso questo percorso di studi, sarà possibile stimolare nei seminaristi «il desiderio di cercare rigorosamente la verità, di penetrarla e di dimostrarla, insieme all’onesto riconoscimento dei limiti della conoscenza umana», anche in un’ottica pastorale, prestando «molta attenzione ai rapporti tra la filosofia e i veri problemi della vita» c) Studi teologici La formazione teologica «deve condurre il candidato al sacerdozio a possedere una visione delle verità rivelate da Dio in Gesù Cristo e dell’esperienza di fede della Chiesa che sia completa e unitaria: di qui la duplice esigenza di conoscere “tutte” le verità cristiane, senza operare delle scelte arbitrarie, e di conoscerle in modo organico» Si tratta quindi di una fase qualificante e fondamentale del percorso di formazione intellettuale, perché «attraverso lo studio, soprattutto della teologia, il futuro sacerdote aderisce alla Parola di Dio, cresce nella sua vita spirituale e si dispone a compiere il suo ministero pastorale» Lo studio della Sacra Scrittura è l’anima della teologia; essa deve ispirare tutte le discipline teologiche. Sia attribuita pertanto la debita importanza alla formazione biblica, a tutti i livelli, dalla Lectio divina all’esegesi. Premessa una conveniente introduzione, i seminaristi siano accuratamente iniziati ai metodi esegetici, anche con l’aiuto di discipline ausiliarie e corsi speciali. Siano idoneamente edotti dai professori circa la natura e la soluzione dei principali problemi ermeneutici e vengano efficacemente aiutati ad acquisire uno sguardo d’insieme su tutta la Sacra Scrittura e a capire con profondità i punti salienti della storia della salvezza e le caratteristiche dei singoli libri biblici. I professori si sforzino di offrire ai seminaristi una sintesi teologica della divina Rivelazione, conforme al Magistero, per assicurare solidi fondamenti alla loro vita spirituale e alla loro futura predicazione. Ai seminaristi sia data l’opportunità di imparare alcune nozioni delle lingue ebraica e greco-biblica, per mezzo delle quali possano accostarsi ai testi biblici originali; speciale attenzione sia prestata anche alla conoscenza della cultura e del contesto biblico, in particolare alla storia ebraica, al fine di migliorare la comprensione della Sacra Scrittura e di raggiungere un corretto rapporto interiore con i fratelli della Antica Alleanza. La sacra liturgia deve essere considerata una disciplina fondamentale; essa sia presentata sotto l’aspetto teologico, spirituale, canonico e pastorale in connessione con le altre discipline, affinché i seminaristi conoscano come i misteri della salvezza siano presenti e operino nelle azioni liturgiche. Inoltre, illustrati i testi e i riti sia dell’Oriente sia dell’Occidente, la sacra liturgia dovrà essere considerata come espressione della fede e della vita spirituale della Chiesa. I seminaristi apprendano il nucleo sostanziale e immutabile della liturgia e quanto invece appartiene a particolari sedimentazioni storiche ed è perciò suscettibile di aggiornamento, osservando comunque diligentemente la legislazione liturgica e canonica in materia. La teologia dogmatica, ivi compresi i sacramenti, sia insegnata sistematicamente e ordinatamente, in modo che prima di tutto siano esposti i testi biblici; si facciano poi conoscere, ai fini della trasmissione e dello sviluppo della comprensione delle verità rivelate, gli apporti dei Padri della Chiesa di Oriente e di Occidente; si illustri il progresso storico dei dogmi; infine, mediante l’indagine speculativa, i seminaristi imparino a penetrare più pienamente i misteri della salvezza e a cogliere le connessioni che sussistono tra loro; apprendano inoltre come interpretare e affrontare le situazioni della vita alla luce della Rivelazione, percepire le eterne verità nelle condizioni mutabili della realtà umana e comunicarle convenientemente al Popolo di Dio. Fin dall’inizio della formazione teologica, nei modi idonei, sia presentata la dottrina circa le fonti teologiche e la teologia fondamentale; né si ometta, nello spirito ecumenico e nelle forme adatte alle odierne circostanze, tutto ciò che riguarda l’introduzione alla fede, con i suoi fondamenti razionali ed esistenziali, tenuti pure presenti gli elementi di ordine storico e sociologico, che esercitano particolare influsso sulla vita cristiana. Anche la teologia morale, in tutte le sue branche, dovrà essere ancorata alla Sacra Scrittura, per mostrarne l’intrinseca appartenenza all’unico mistero della salvezza. Essa illustrerà l’agire cristiano dei fedeli fondato sulla fede, sulla speranza e sulla carità, come risposta alla vocazione divina, esponendo in modo sistematico la loro chiamata alla santità e alla libertà. Si occuperà pure di suscitare il valore della virtù e il senso del peccato, senza trascurare, a questo fine, le acquisizioni più recenti dell’antropologia e proponendosi come un cammino a volte esigente, ma sempre orientato alla gioia della vita cristiana. Questa dottrina morale, intesa come “legge di libertà” e “vita secondo lo Spirito”, ha il suo completamento nella teologia spirituale, che deve abbracciare anche lo studio della teologia e della spiritualità sacerdotale, della vita consacrata mediante la pratica dei consigli evangelici, e di quella laicale. L’etica cristiana è chiamata a formare i discepoli, ciascuno secondo i segni della propria vocazione, verso la via della santità. In tale contesto, sarà necessario prevedere nel curriculum degli studi un corso di Teologia della vita consacrata, perché i futuri pastori possano acquisire i dati essenziali e i contenuti teologici identificativi della vita consacrata, la quale appartiene alla vita e alla santità della Chiesa stessa. La teologia pastorale «è una riflessione scientifica sulla Chiesa nel suo edificarsi quotidiano, con la forza dello Spirito, dentro la storia; […] La pastorale non è soltanto un’arte né un complesso di esortazioni, di esperienze, di metodi; possiede una sua piena dignità teologica, perché riceve dalla fede i principii e i criteri dell’azione pastorale della Chiesa nella storia, di una Chiesa che “genera” ogni giorno la Chiesa stessa. […] Tra questi principii e criteri si dà quello particolarmente importante del discernimento evangelico della situazione socioculturale ed ecclesiale entro cui si sviluppa l'azione pastorale» In un contesto di accresciuta mobilità umana, in cui il mondo intero è divenuto un “villaggio globale”, non potrà mancare nel corso di studi la missiologia, come genuina formazione alla universalità della Chiesa e promozione del suo slancio evangelizzatore, non solo come missio ad gentes, ma anche come nuova evangelizzazione. Sarà necessario che un sufficiente numero di lezioni sia riservato all’insegnamento della Dottrina Sociale della Chiesa, considerando che l’annuncio e la testimonianza del Vangelo, a cui il presbitero è chiamato, ha un suo importante raggio d’azione nella società umana e mira, fra le altre cose, alla costruzione del Regno di Dio. Ciò implica un’approfondita conoscenza della realtà e una lettura evangelica delle relazioni umane, sociali e politiche che determinano l’esistenza dei singoli e dei popoli. In quest’orizzonte, rientrano importanti temi inerenti alla vita del Popolo di Dio, ampiamente trattati nel Magistero della Chiesa, tra cui la ricerca del bene comune, il valore della solidarietà tra i popoli e della sussidiarietà, l’educazione dei giovani, il lavoro con i diritti e i doveri a esso connessi, il significato dell’autorità politica, i valori della giustizia e della pace, le strutture sociali di sostegno e accompagnamento dei più bisognosi. Da diverso tempo, inoltre, l’attenzione di esperti e studiosi, attivi in diversi ambiti di ricerca, si concentra su un emergente crisi planetaria, che trova grande eco nell’attuale Magistero e riguarda il “problema ecologico”. La salvaguardia del creato e la cura della nostra casa comune – la Terra – rientrano a pieno titolo nella visione cristiana dell’uomo e della realtà, rappresentano in certo qual modo lo sfondo per una sana ecologia delle relazioni umane e, perciò, esigono, soprattutto oggi, una «conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana» Sarà perciò necessario che i futuri presbiteri siano fortemente sensibilizzati al tema e, attraverso gli orientamenti magisteriali e teologici necessari, vengano aiutati «a riconoscere la grandezza, l’urgenza e la bellezza della sfida che ci si presenta», e a tradurla nel proprio futuro ministero pastorale, facendosi promotori di una adeguata cura di tutti i temi connessi alla tutela del creato. La storia ecclesiastica deve illustrare l’origine e lo sviluppo della Chiesa come Popolo di Dio che si diffonde nel tempo e nello spazio, esaminando scientificamente le fonti storiche. Nella sua esposizione è necessario che si tenga conto del progresso delle dottrine teologiche e della concreta situazione sociale, economica e politica, nonché delle opinioni e delle forme di pensiero che hanno esercitato maggiore influsso, non senza indagarne la reciproca interdipendenza e lo sviluppo. Si dovrà infine mettere in risalto il mirabile incontro dell’azione divina e di quella umana, favorendo nei seminaristi il genuino senso della Chiesa e della Tradizione. È necessario anche che sia accordata la dovuta attenzione alla storia della Chiesa nel proprio Paese. Il Diritto Canonico sia insegnato a partire da una solida visione del mistero della Chiesa, alla luce del Concilio Vaticano II. Nell’esporne i principi e le norme si dovrà mostrare come tutto l’ordinamento canonico e la disciplina ecclesiastica debbano essere rispondenti alla volontà salvifica di Dio, avendo come suprema lex la salvezza delle anime. Pertanto, riprendendo le parole usate per la promulgazione del Codice del 1983, si può affermare che il Diritto della Chiesa nel suo insieme «potrebbe intendersi come un grande sforzo di tradurre in linguaggio canonistico[…] la ecclesiologia conciliare. Se poi è impossibile tradurre perfettamente in linguaggio “canonistico” l’immagine della Chiesa, tuttavia a questa immagine il Codice deve sempre riferirsi, come a esempio primario, i cui lineamenti esso deve esprimere in se stesso, per quanto è possibile, per sua natura». Il Diritto Canonico si pone quindi al servizio dell’azione dello Spirito nella Chiesa e, dentro un retto discernimento delle situazioni ecclesiali, favorisce un esercizio pastorale efficace. In tal senso è opportuno che durante il tempo della formazione iniziale siano promossi la cultura e lo studio del Diritto Canonico, in modo che i sacerdoti possano divenire consapevoli che, specialmente nell’ambito della pastorale famigliare, tante problematiche o “ferite” possono trovare una medicina negli strumenti offerti dal Diritto della Chiesa, favorendo «continuamente, secondo i doni e la missione di ciascuno, il bene dei fedeli». Allo stesso modo, andranno considerate come ambiti significativi del percorso di studi teologici altre discipline, come l’ecumenismo e la storia delle religioni, con particolare riferimento all’Ebraismo e all’Islam, oltre a quelle più diffuse in ogni Paese, al fine di promuovere il dialogo interreligioso. Inoltre, nella consapevolezza che «evangelizziamo anche quando cerchiamo di affrontare le diverse sfide che possano presentarsi», si dovrà prestare molta attenzione ai destinatari dell’annuncio della fede e, perciò, alle domande e alle provocazioni emergenti dalla cultura secolare: l’economia dell’esclusione, l’idolatria del denaro, l’iniquità che genera violenza, il primato dell’apparire sull’essere, l’individualismo postmoderno e globalizzato, nonché la realtà del relativismo etico e dell’indifferenza religiosa d) Materie “ministeriali” Queste discipline sono materie, la cui conoscenza è richiesta soprattutto dalleesigenze specifiche del futuro ministero pastorale, da esercitarsi in un contesto concreto e in un’epoca precisa. Secondo i tempi e le modalità che ogni Ratio Nationalis stabilirà, sarà cura di ciascun Seminario assicurare che l’insegnamento di tali discipline sia impartito ai seminaristi lungo il percorso della formazione. La proposta e l’approfondimento di tali materie costituiranno un apporto utile e imprescindibile per la vita e la crescita, umana e spirituale, dei futuri sacerdoti, nonché per il loro ministero. In modo particolare, sarà opportuno approfondire l’ars celebrandi, per insegnare come si partecipa fruttuosamente ai santi misteri e come si celebra praticamente la liturgia, nel rispetto e con fedeltà ai libri liturgici. Una speciale attenzione va dedicata all’omelia, in quanto essa «è la pietra di paragone per valutare la vicinanza e la capacità d’incontro di un Pastore con il suo popolo». Ciò si rivelerà di speciale utilità in altri ambiti del ministero, come la predicazione liturgica e la catechesi, che sono impegni permanenti per i presbiteri nell’opera di favorire la crescita delle comunità loro affidate. La preparazione dell’annuncio del messaggio cristiano non è solamente “tecnica”, dal momento che «un predicatore è un contemplativo della Parola ed anche un contemplativo del popolo. […] Si tratta di collegare il messaggio del testo biblico con una situazione umana, con qualcosa che essi vivono, con un’esperienza che ha bisogno della luce della Parola» Per ben disporre e preparare all’amministrazione del sacramento della Riconciliazione, di grande importanza si rivelerà un corso specifico di iniziazione al ministero della confessione, che aiuti i seminaristi a tradurre i principi della teologia morale per i casi concreti e a confrontarsi con le problematiche di questo delicato ministero in spirito di misericordia. In tale ambito, in vista della cura pastorale dei fedeli, occorrerà tenere conto anche della formazione al discernimento degli spiriti e alla direzione spirituale, come parte integrante del ministero presbiterale. Poiché la fede del Popolo di Dio si esprime spesso attraverso le forme della pietà popolare, che «manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere» e rappresenta «un luogo teologico a cui dobbiamo prestare attenzione, particolarmente nel momento in cui pensiamo alla nuova evangelizzazione», essa deve essere conosciuta dai futuri presbiteri e apprezzata nei suoi valori e significati più genuini. I seminaristi impareranno a discernere, così, ciò che appartiene all’inculturazione del Vangelo e costituisce un vero tesoro della Chiesa, dall’«attaccamento a modi imperfetti o errati di devozione, che allontanano dalla genuina rivelazione biblica». Come naturale ampliamento di questo tema, occorrerà presentare ai seminaristi l’agiografia, con riferimento alle vite dei santi di maggior rilievo. Per meglio corrispondere alle esigenze del ministero presbiterale, i seminaristi dovranno ricevere una formazione accurata relativa all’amministrazione dei beni, da gestire secondo le norme canoniche, con sobrietà, distacco e trasparenza morale, nonché con specifica competenza. Ciò permetterà una chiara testimonianza evangelica – a cui il popolo cristiano è particolarmente sensibile –, facilitando così una più incisiva azione pastorale. Tale formazione dovrà comprendere gli elementi essenziali sulle leggi civili in materia, con speciale attenzione agli adempimenti dovuti da parte di ogni parroco e alla necessità di valersi di laici competenti. In base alle concrete circostanze del luogo in cui i seminaristi si formano, essi dovranno essere sensibilizzati ai temi dell’arte sacra. Una specifica attenzione a questo ambito fornirà ai futuri presbiteri ulteriori strumenti di catechesi, oltre a renderli maggiormente consapevoli della storia e dei “tesori” da preservare, patrimonio delle Chiese particolari nelle quali operano. È da ricordare che una corretta valorizzazione dell’arte e della bellezza è di per sé un valore, che per altro ha anche una spiccata incidenza pastorale. La conoscenza della musica sacra contribuirà alla formazione complessiva dei seminaristi e offrirà loro strumenti ulteriori in vista dell’evangelizzazione e della pastorale. Tenendo conto dell’ampia attenzione dedicata dal Magistero al tema delle comunicazioni sociali e del proficuo ambito di evangelizzazione che i “nuovi luoghi” della rete mediatica costituiscono, non potrà mancare nei Seminari una specifica sensibilizzazione al riguardo. In proposito sarà necessario apprendere non solo strumenti e nozioni tecniche, ma soprattutto abituare i seminaristi a un uso equilibrato e maturo, libero da attaccamenti eccessivi e dipendenze. Infine, il tema dell’apprendimento delle lingue nei Seminari è di permanente attualità. È vivamente raccomandata la conoscenza di almeno una lingua moderna, tenendo conto di quelle parlate nei Paesi dove i seminaristi svolgeranno il ministero presbiterale. Le tematiche connesse alle migrazioni o al turismo non possono essere ignorate nella formazione seminaristica e richiedono il raggiungimento di una adeguata competenza linguistica. Oltre alle lingue ebraica e greco-biblica, sin dall’inizio del percorso formativo i seminaristi siano avviati allo studio della lingua latina, che consente l’accesso alle fonti del Magistero e della storia della Chiesa. Le “materie ministeriali” menzionate, e altre valutate utili o necessarie al ministero presbiterale, in considerazione della rilevanza che ciascuna di esse può avere nel percorso formativo, dovranno essere studiate dai seminaristi lungo il tempo della formazione, nei tempi e nei modi indicati da ciascuna Ratio Nationalis.

  • Dicono di noi | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

    Anche altre fonti parlano del Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" DICONO DI NOI Pontecagnano-Faiano. Al Seminario Arcivescovile una mostra su Papa Giovanni Paolo II 19 aprile 2024 - Telecolore Vedi il video Pontecagnano Faiano, festa per i 25 anni del Seminario e la visita di Giovanni Paolo II 16 aprile 2024 - Il Mattino Leggi l'articolo Al Seminario tutti i cori della diocesi 3 febbraio 2023 - La Città di Salerno Leggi l'articolo A Polla gli studenti del Seminario “Giovanni Paolo II” di Pontecagnano per la “Missione Cittadina” 20 febbraio 2016 - Italia2 Vedi il video Visita Pastorale del Papa a Salerno 4 settembre 1999 - La Santa Sede Leggi l'articolo Giovanni Paolo II e il Seminario Metropolitano a 25 anni dalla venuta di Papa Wojtyla. Inaugurata una mostra 18 aprile 2024 - Telecolore Leggi l'articolo La reliquia di papa Woytila in esposizione al seminario 24 novembre 2023 - La Città di Salerno Leggi l'articolo I tre fratelli preti nello stesso giorno: “Vocazioni nascoste l’uno all’altro” 6 giugno 2019 - La Stampa Leggi l'articolo Don Claudio e Papa Giovanni Paolo II a Salerno 26 aprile 2014 - Telecolore Vedi il video Venticinque anni fa l'inaugurazione del Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II 16 aprile 2024 - TeleDiocesi Salerno Vedi il video Istituto Teologico Salernitano e Issr “San Matteo di Salerno”: venerdì l'inaugurazione dell'anno accademico 15 novembre 2023 - Salerno Today Leggi l'articolo Crisi di vocazioni? Non a Salerno numeri record, come a Milano 2 marzo 2017 - Il Mattino Leggi l'articolo Il Cardinale Ruini al Seminario GPII in Pontecagnano 7 dicembre 2012 - Telediocesi Vedi il video

  • Biblioteca "Giovanni Paolo II" | Seminario Salerno

    Biblioteca "Giovanni Paolo II" presso il Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" BIBLIOTECA "GIOVANNI PAOLO II" La Biblioteca "Giovanni Paolo II" contiene circa 45.100 volumi consultabili in biblioteca o prestabili. ORARI DI APERTURA Lunedì: 08.30 - 13.00 Martedì: 08.30 - 13.00 Mercoledì: 08.30 - 13.00 Giovedì: 08.30 - 13.00 Venerdì: 08.30 - 13.00 Sabato e Domenica: CHIUSO CONSULTA IL CATALOGO Contatti: c/o Seminario Metropolitano «Giovanni Paolo II» Via Pompei, 64 – 84093 Pontecagnano Faiano (SA) bibliotecagp2@gmail.com CONSIGLIO DI BIBLIOTECA SERPE don Vincenzo Direttore della Biblioteca | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o Incarichi: ■ Docente di Filosofia presso l'Istituto Teologico Salernitano e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "San Matteo ■ Referente Servizio per la Pastorale universitaria e della ricerca ■ Vicario parrocchiale della Parrocchia Santi Giovanni Battista e Nicola in Carpineto di Fisciano ■ Rettore del Santuario S. Michele di Mezzo in Carpineto di Fisciano Contatti: enzo.serpe@gmail.com TERRONE Giulia Addetta alla distribuzione

  • Gruppi d'interesse e Volontariato | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

    Gruppi d'interesse e Attività di volontariato del Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" GRUPPI D'INTERESSE I gruppi di interesse proposti dal Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” hanno voluto sottolineare l’importanza del dialogo con il mondo contemporaneo. Nell’epoca attuale così complessa e multiforme non si può pretendere di essere credibili se prima non si è uomini di preghiera, capaci di opere di evangelizzazione e che ben conoscono il proprio passato, per evitare che nel succedersi degli eventi, si possano ripetere i più drammatici errori. Il Sacerdote, consapevole di essere nel mondo ma non del mondo, deve ben conoscere la realtà nella quale opera pastoralmente, per riuscire ad essere guida e sostegno per la porzione del popolo di Dio a lui affidata. GRUPPO VOCAZIONALE Link correlati MONASTERO INVISIBILE EVENTI La Vocazione è il dono comune che ha portato tutti i seminaristi alla vita comunitaria in Seminario. È un dono del Signore che chiama nella Chiesa a vivere come fratelli. Da figli cresciuti tra le braccia della Chiesa, diventa naturale voler condividere la propria esperienza per aiutare i giovani a discernere la Volontà di Dio nella propria vita. Il gruppo vocazionale si occupa di proporre una serie di incontri e campi vocazionali per "provocare" i giovani a interrogarsi sulla propria vocazione in particolar modo individuando i ragazzi che desiderano intraprendere un percorso verso il Sacerdozio Ministeriale. Il gruppo vocazionale si occupa anche di gestire ed organizzare le iniziative del Monastero Invisibile che cerca di rispondere all'invito di Gesù di pregare affinché il padrone mandi operai per la sua messe. Il Monastero Invisibile è una comunità di persone che ha deciso di impegnarsi nella preghiera per le vocazioni, in particolar modo per le vocazioni alla vita sacerdotale o religiosa. Infine il gruppo anima la preghiera comunitaria ricordando gli anniversari delle Ordinazioni Sacerdotali della nostra Metropolia impegnandosi a pregare per i Sacerdoti e per il loro Ministero. Gruppo Cultuale GRUPPO CULTURA Il gruppo Culturale si occupa di animare la vita culturale-formativa del Seminario proponendo Cineforum, iniziative teatrali, cinematografiche, artistiche, musicali. Il gruppo si occupa inoltre di redigere l'Annuario del Seminario. Per quest'anno, in occasione del XXV Anniversario di Dedicazione del nostro Seminario, il gruppo Culturale si occupa di proporre delle iniziative legate alla conoscenza e all'evoluzione del nostro Seminario e in particolar modo della figura di San Giovanni Paolo II. Link correlati EVENTI Gruppo Caritas GRUPPO CARITÀ Link correlati EVENTI Il gruppo Caritas è animato da uno spirito di servizio e di attenzione verso gli ultimi. Non è possibile formarsi sacerdoti senza avere nel proprio cuore un posto speciale per chi è scartato dalla società. Questo anno formativo è segnato da un corso di formazione sulla dimensione pastorale della carità, in collaborazione con la Caritas dell'Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. L'obiettivo è quello di confrontarsi personalmente con le fragilità umane e di costruire un bagaglio di strumenti idonei a saper ascoltare per discernere e accompagnare chi vive nel disagio. Inoltre il percorso personale dovrà spingere ad integrare la dimensione della carità nel progetto parrocchiale di pastorale unitaria cioè di dare corpo alla parole tratte dall'Evangelii Gaudium di papa Francesco: "la Chiesa deve essere il luogo della misericordia gratuita, dove tutti possono sentirsi accolti, amati, perdonati e incoraggiati a vivere la vita buona del vangelo" (EG 114). ATTIVITÀ DI VOLONTORIATO Le attività di volontariato proposte dal Seminario Metropolitano “Giovanni Paolo II” di Salerno hanno voluto sottolineare quanto, anche nelle realtà più complesse e difficili, caratterizzate dalla sofferenza, sia necessario l’annuncio del Vangelo, non come semplice opera di carità ma come risposta. In particolare questa deve infondere il coraggio, la speranza che nella vita è sempre possibile ricominciare nonostante tutto, che anche dinanzi alle sofferenze fisiche più atroci, quando sembra essere ormai arrivati alla fine del cammino della vita, una semplice parola di conforto può donare serenità e pace. COMUNITÀ EMMANUEL La Comunità Emmanuel di Eboli è una struttura di accoglienza e recupero per tossicodipendenti. La struttura ospita un corposo gruppo di ragazzi che segue un percorso terapeutico finalizzato non solo alla liberazione dalla dipendenza ma soprattutto al recupero della persona umana e al suo reinserimento nella società. Nella Comunità Emmanuel si segue anche un cammino di fede, con preghiere, catechesi e momenti comunitari che scandiscono il ritmo delle giornate. Ogni domenica, chi vuole, può partecipare alla Santa Messa celebrata da don Gianfranco Pasquariello, che guida spiritualmente tutti i ragazzi della comunità. Grazie a questa arricchente esperienza, noi seminaristi abbiamo potuto scorgere nelle vite segnate dalla sofferenza un’occasione di crescita e di costruttivo dialogo. È spaventoso come qualsiasi tipo di droga possa condurci in basso, fino a toccare il fondo. Ma con l’aiuto di Gesù e dei fratelli è possibile alzare lo sguardo e risalire! CASA CIRCONDARIALE La Casa Circondariale di Salerno è il luogo in cui si riscopre una parte di Vangelo spesso dimenticata; che anche Gesù Cristo, San Pietro e San Paolo furono incarcerati. Nella Casa Circondariale di Fuorni vi sono uomini e donne di ogni età seguiti dal cappellano don Rosario Petrone. Egli, seminando ogni giorno il seme della Parola, fa riscoprire il proprio essere figli di Dio a coloro che hanno perduto la libertà a causa di un errore, a volte reiterato, altre volte occasionale. L’esperienza che si fa in carcere può a primo impatto incutere timore, ma già dai primi scambi di parole con le persone lì detenute si capisce subito che non sono molto diverse da “noi”. Questa esperienza può far cambiare completamente prospettiva, smussare quegli angoli di pregiudizio e di superbia che tante volte feriscono chi si trova in quella condizione, facendolo sentire giudicato. In questo luogo abbiamo avuto la possibilità di vedere le fragilità umane, quelle più profonde, ma allo stesso tempo, abbiamo potuto scorgere come il Vangelo e la Grazia possano risollevare l’uomo ed elevarlo a vero figlio di Dio. HOSPICE "LA CASA DI LARA" La struttura Ospedaliera Hospice è situata nel parco che ospita l’ospedale Giovanni Da Procida in Salerno, è caratterizzata dal contatto diretto con i malati terminali. L’esperienza è stata particolarmente significativa in quanto si è potuto scorgere la presenza di Cristo sofferente in uomini e donne consapevoli che la fine dei loro giorni è ormai vicina. Nonostante tutto ciò, essi con tenacia lottano senza cedere mai allo sconforto. L’esperienza maturata in questo luogo potrà essere importante anche in virtù del Ministero Sacerdotale, avendo sempre a cuore il fatto che il Sacerdote deve saper manifestare al popolo di Dio a lui affidato quella vicinanza tante volte sottolineata da Papa Francesco, che può esprimersi anche attraverso gesti piccoli e semplici. Quest’esperienza vissuta in un’epoca complessa, come quella attuale, in cui la sofferenza ed il dolore sono ormai drammaticamente entrati a far parte della quotidianità, può essere un’ulteriore occasione per poter riflettere sul valore della vita umana e su quanto essa debba essere difesa dal concepimento sino alla sua naturale fine, consapevoli che proprio attraverso il “Vangelo della Sofferenza”, come affermava San Giovanni Paolo II, l’uomo può avvicinarsi sempre più a Cristo e comprendere ciò che è realmente essenziale per la propria vita. RACCOLTA ALIMENTARE “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare” (Mt 25,35). È con questo spirito che una delle attività proposte dal Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" alimenta la sensibilità verso i più bisognosi. Con questo gesto i seminaristi, si sono prodigati nella raccolta di alimenti di prima necessità nei vari supermercati della Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno. Mettere la faccia e sporcarsi le mani infatti, aiuta a toccare concretamente i disagi e le difficoltà e capire la crisi che tante famiglie ogni giorno devono affrontare, sia per mancanza di lavoro che per tanti altri problemi che affliggono la società di oggi. Attraverso le iniziative del Banco Alimentare, si è cercato di sensibilizzare le persone a compiere un piccolo gesto concreto di carità. La risposta da parte delle persone è stata molto generosa, e questo ha fatto capire come nel cuore di tanti vi è una predisposizione a tendere la mano verso il prossimo indigente. CENTRO DI RIABILITAZIONE E SCUOLE "FILIPPO SMALDONE" Quest’anno i Seminaristi della Tappa Discepolare hanno preso parte ad una nuova esperienza formativa. Divisi in due gruppi, a settimane alterne ci siamo recati presso il centro di riabilitazione “Scuola dell’infanzia e primaria paritaria Filippo Smaldone” in Salerno per incontrare dei bambini affetti da diverse problematiche. Per la maggior parte si tratta di disabilità legate all’udito e alla capacità di parlare, oltre ad alcuni casi di autismo. Fin da subito siamo stati accolti con dolcezza e dedizione dalla direttrice, la madre superiora delle suore Salesiane dei Sacri Cuori, che ha presentato la figura di San Filippo Smaldone e le varie finalità dell’istituto. Immediatamente siamo entrati nel vivo dell’esperienza, visitando le classi dove gli insegnanti stavano aiutando i bambini a svolgere i compiti. Alcuni di essi vivono stabilmente nella struttura, mentre altri vengono regolarmente accompagnati dai genitori per frequentare le lezioni, e poi tornare a casa a fine giornata. È fondamentale imparare ad entrare in contatto con questi bambini la cui caratteristica principale sembra proprio essere la dolcezza e l’apertura, anche nei confronti di figure nuove mai viste prima. Il tentativo è quello di riuscire con gioia, a trasmettere amore e affetto a questi bambini, che per primi, nonostante tutto, lasciano trasparire una sensazione di tranquillità e di pace. CASA NAZARET Casa Nazareth nasce come centro di accoglienza per i fratelli indigenti, i quali ogni giorno bussano alla porta alla ricerca di un pasto caldo. I volontari si rendono disponibili ognuno a modo suo: c’è chi cucina, chi prepara le buste con il cibo da asporto da consegnare poi ai fratelli che ne hanno bisogno, chi poi con l’aiuto del pulmino va a ritirare ciò che la Provvidenza dona ogni giorno, affinché non manchi mai il necessario. Un pasto caldo... ma non solo. L’esperienza è che si tratta di molto più di questo: è una piccola comunità di volontari che vedono Cristo nel fratello bisognoso. Spesso manca il nutrimento, ma ancor più frequentemente le persone cercano una parola di supporto, un gesto d’affetto, una prova che Dio non abbandona chi si trova nel bisogno. Casa Nazareth prova ad essere una risposta a tutti questi bisogni. CENTRO ORIZZONTE Il Centro Orizzonte delle Suore Francescane Alcantarine è un servizio educativo che accoglie sia ragazze adolescenti che gestanti e madri con bambini che a causa di situazioni familiari e sociali particolarmente problematiche, vengono affidate dai tribunali o dal servizio sociale. Il servizio si svolge a Passiano in Cava de' Tirreni. La comunità educativa è formata da un’equipe di educatrici coadiuvate da due psicologhe, e si propone di offrire un intervento educativo personalizzato, che mira a rendere le ospiti capaci di rileggere la propria storia con libertà e di fare scelte a favore della vita. L’impegno della condivisione di vita con le giovani accolte rivela per le suore l’attualità dell’incarnazione del carisma, che esorta ad operare in ogni modo nelle attività sociali. La comunità è operativa sempre. Il quotidiano vissuto insieme rende possibile il cambiamento e soprattutto la creazione di relazioni di fiducia. Il “Centro Orizzonte” è sostenuto nei progetti a servizio delle minorenni e delle giovani madri accolte dall’Associazione di famiglie “Elisea Sacchetti”. Le famiglie frequentano la comunità e sono presenti soprattutto nei momenti importanti o di festa, a sostenere il passo incerto o semplicemente ad arricchire la vita di relazione. SUORE MISSIONARIE DELLA CARITÀ “Non distogliere lo sguardo da ogni povero e Dio non lo distoglierà da te” (Tb 4,7) La Comunità Pastorale quest’anno vive l’esperienza formativa presso le Suore Missionarie della Carità. Il loro principale servizio è la vicinanza ai poveri, agli ultimi, agli emarginati della nostra società. Anche Papa Francesco invita ad avere il cuore rivolto verso l’altro. Nella città di Napoli ci sono due strutture gestite dalle suore di Madre Teresa di Calcutta. In una casa situata nella periferia di Napoli accolgono e assistono donne in difficoltà, si prendono cura di loro, aiutandole sia dal punto di vista umano che spirituale. Le donne in questa casa collaborano con le suore nelle faccende della vita quotidiana. L’altra struttura si trova nel centro della città; si accolgono uomini che vivono per strada, che hanno perso il lavoro, che sono soli al mondo. In questa casa il sabato si offrono il servizio doccia per tutti i clochard che vivono per strada, degli indumenti puliti, ma soprattutto si cerca di entrare in relazione con loro. S. Teresina di Lisieux diceva che: “l’amore non è altro che abbassarsi, chinarsi, scendere in profondità”. Queste suore con amore versano olio e vino sulle ferite del Cristo sofferente, con amore gli vanno incontro: per le strade, nei campi Rom di Scampia, nel carcere, e presso gli ammalati. La loro umanità è immensa; chiunque nel mondo vede il colore bianco e azzurro si ricorda della carità, tanto cara a Gesù. Le suore riescono a dare tanto, perché pregano tanto. Ogni giorno si ricaricano dinanzi all’Eucarestia, per poi durante il giorno dispensare al prossimo quell’amore che hanno ricevuto.

  • Gallery | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

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  • Pubblicazioni | ITS | Seminario Salerno

    Pubblicazioni ufficiali dell'Istituto Teologico Salernitano: Bollettino "Ioannes Paulus II" e Rivista "Mattheus" ISTITUTO TEOLOGICO SALERNITANO PONTIFICIA FACOLTA' TEOLOGICA DELL'ITALIA MERIDIONALE Home L'Istituto Profilo e Missione Autorità Accademiche Governo dell'Istituto Segreteria degli Studenti Offerta formativa Pubblicazioni Bollettino "Ioannes Paulus II" Rivista "Matthaeus" < Torna a SEMINARIO BOLLETTINO "IOANNES PAULUS II" “Ioannes Paulus II” è il bollettino promosso dalla Segreteria degli Studenti dell’Istituto Teologico Salernitano. Esso nasce all’inizio dell’A.A. 2021-2022, dando seguito ad un desiderio degli studenti e della Segreteria dell’Istituto stesso, in accordo con il regolamento interno. L’art. 11 di quest’ultimo indica anche le finalità del bollettino: «Al fine di ravvivare lo scambio delle idee all’interno dell’Istituto, e per fornire a tutti gli studenti la possibilità di esprimere la loro potenzialità, la segreteria può dotarsi di uno stampato a cadenza periodica». Il bollettino è ad uso interno dell’Istituto e degli studenti medesimi. LAMBIASI Vincenzo Redattore | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno BOLLETTINO ONLINE Maggio-Giugno 2024 Febbraio-Marzo 2024 Novembre-Dicembre 2023 Marzo 2023 Febbraio 2023 Dicembre 2022 Novembre 2022 Aprile 2022 Febbraio 2022 Novembre 2021 RIVISTA "MATTHAEUS" La rivista "Matthaeus" è a cura dei docenti dell'Istituto Teologico Salernitano CORALLUZZO don Francesco Presidente di redazione | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno MORENA don Francesco Segreteria di redazione | Diocesi di Teggiano-Policastro BOLLETTINO ONLINE NON DISPONIBILE

  • Autorità Accademiche | ITS | Seminario Salerno

    Autorità Accademiche dell'Istituto Teologico Salernitano ISTITUTO TEOLOGICO SALERNITANO PONTIFICIA FACOLTA' TEOLOGICA DELL'ITALIA MERIDIONALE Home L'Istituto Profilo e Missione Autorità Accademiche Governo dell'Istituto Segreteria degli Studenti Offerta formativa Pubblicazioni Bollettino "Ioannes Paulus II" Rivista "Matthaeus" < Torna a SEMINARIO AUTORITÀ ACCADEMICHE BELLANDI mons. Andrea Moderatore | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o Incarichi: ■ Arcivescovo Metropolita Primate di Salerno-Campagna-Acerno CORALLUZZO don Francesco Direttore d'Istituto | Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acern o Incarichi: ■ Docente stabile di Filosofia Teoretica presso l'Istituto Teologico Salernitano e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "San Matteo Contatti: donfrancescocoralluzzo@gmail.com Orario di ricevimento Il Direttore d'Istituto riceve il lunedì dalle ore 9,45 alle ore 11,30 o per appuntamento SPISSO don Domenico Segretario d'Istituto | Arcidiocesi di Saler no-Campagna-Acern o Incarichi: ■ Docente di Sacra Scrittura presso l'Istituto Teologico Salernitano e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "San Matteo ■ Parroco della Parrocchia S. Pietro a Resicco in S. Pietro di Montoro ■ Parroco della Parrocchia Santi Eustachio e Antonio Abate in Montoro Contatti: dondomenicosp@gmail.com Orario di ricevimento La Segreteria dell'Istituto è aperta dal martedì al giovedì dalle ore 8,30 alle ore 12,00.

  • XXV Anniversario | Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II"

    Il Monastero Invisibile è una comunità di fedeli che si impegna a pregare per le Vocazioni XXV ANNIVERSARIO DEL SEMINARIO PREGHIERA PER IL XXV ANNIVERSARIO Ti ringraziamo, o Padre, per questa felice ricorrenza giubilare, in cui ricordiamo i 25 anni dall’inaugurazione del nostro Seminario metropolitano, dedicato a San Giovanni Paolo II. In questa casa di formazione numerosi giovani hanno maturato, negli anni, la loro vocazione al sacerdozio nella preghiera, nello studio e nella vita fraterna: accompagnali adesso nel loro ministero. Veglia, al contempo, su coloro che si stanno preparando a diventare pastori del Tuo popolo, affinché vivano questo tempo di grazia, accompagnati e guidati dai loro educatori, con entusiasmo, responsabilità e filiale abbandono, consapevoli che il tempo di oggi necessita di sacerdoti che trasmettano il Vangelo di Gesù Cristo e la Sua grazia con cuore indiviso, senza pretese di tornaconto personale e pienamente disponibili a servire con la vita – a immagine del Buon Pastore – coloro che la Provvidenza metterà sul loro cammino. Imparino ad essere uomini di comunione, testimoni del Tuo amore, strumenti della Tua misericordia; crescano nella conoscenza affettiva del Tuo Figlio, attraverso la familiarità con la Sua Parola e l’adorazione al Suo Corpo eucaristico; si aprano ai doni dello Spirito Santo, coltivando la virtù del discernimento. Si preparino ad essere sacerdoti dal cuore pienamente ecclesiale e, al tempo stesso, capaci di dialogare con tutti. Come il Santo, a cui questo Seminario è dedicato, nutrano infine sentimenti di amore e tenera confidenza verso Maria Santissima, Madre del Tuo Figlio Gesù. Accogli benignamente, Padre Santo, queste nostre invocazioni e portale a compimento con la sovrabbondanza della Tua grazia e della Tua misericordia. Amen Mons. Andrea Bellandi Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno EVENTI XXV ANNIVERSARIO DEL SEMINARIO METROPOLITANO GIOVANNI PAOLO II "Vi auguro di essere docili alla voce del Signore e di donarvi generosamente a Lui" (Discorso di Giovanni Paolo II alla Solenne... Responsabile SitoWeb 5 set 2024 SEMINARIO IN MOSTRA | XXV ANNIVERSARIO Iniziano i festeggiamenti per il XXV Anniversario del Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" Il primo appuntamento è per il 18... Gruppo Culturale 4 apr 2024 PRANZO CON IL VESCOVO | XXV ANNIVERSARIO Il Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II organizza un pranzo con Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Andrea Bellandi, insieme a tutti i Sacerdoti... Responsabile SitoWeb 2 feb 2024 ESPOSIZIONE PERPETUA DELLA RELIQUIA DI SAN GIOVANNI PAOLO II | XXV ANNIVERSARIO La prossima Domenica 26 novembre 2023, durate la Celebrazione Eucaristica delle 18:30, sarà inaugurato il nuovo reliquiario presso la... Responsabile SitoWeb 21 nov 2023 TESTIMONIANZA DI MONS. CLAUDIO RAIMONDO | XXV ANNIVERSARIO Il 17 novembre, la comunità del Seminario ha accolto Mons. Claudio Raimondo, primo rettore del Seminario. È stata l'occasione per... Gruppo Culturale 17 nov 2023 TUTTI PER IL SEMINARIO! | XXV ANNIVERSARIO In preparazione al XXV Anniversario del nostro Seminario Metropolitano "Giovanni Paolo II" , la comunità dei seminaristi e i formatori... Gruppo Vocazionale 9 ott 2023

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